Nervo trigemino: di cosa si tratta?
Per comprendere la nevralgia del trigemino è fondamentale capire cos’è, dove si trova e cosa fa questo nervo così importante nei disturbi del cranio. Il nervo trigemino è il quinto nervo cranico, ha la funzione di apportare al viso la propria sensibilità e di trasmettere impulsi motori e sensoriali ai muscoli della masticazione. Tramite questo nervo abbiamo la sensibilità del viso, faccia, meningi, lingua e denti, oltre che permettere la contrazione dei muscoli implicati in una delle funzioni basilari del nostro corpo: la masticazione. Il nervo trigemino origina dal ponte (una piccola struttura che si trova all’interno del tronco encefalico, una parte del cervello) e si divide in tre rami o porzioni:
- Oftalmico: fornisce l’occhio, la palpebra superiore e la fronte;
- Mascellare: fornisce palpebra inferiore, guancia, narice, labbro superiore e gengiva superiore;
- Mandibolare: interessa il labbro inferiore, la gengiva inferiore, la mascella e i muscoli della masticazione.
Quando il nervo trigemino va incontro a disturbi o infiammazioni si parla della ben nota e, purtroppo, molto dolorosa, nevralgia del trigemino o nevralgia trigeminale.
Nevralgia del trigemino: cos’è?
La nevralgia del trigemino è una condizione dolorosa che si manifesta con rapidi, ripetuti e continui episodi di dolore molto intenso, come una scossa elettrica, localizzato a occhi, labbra, naso, cuoio capelluto, fronte, aree cutanee esterne, dentatura e mucose interne della mascella e della mandibola. Possiamo dire che la nevralgia del trigemino porta a un zone verso tutte le zone del volto innervate dal 5° nervo cranico (nervo trigeminale o nervo trigemino) e, spesso, è presente da un solo lato (unilaterale).
La nevralgia del trigemino colpisce circa 1 persona ogni 10.000 all’anno e sembra che le donne siano più colpite rispetto agli uomini. Secondo i dati scientifici più recenti, questo disturbo sembrerebbe essere più comune dopo i 40 anni di età e una insorgenza in età giovane dovrebbe, secondo gli esperti e gli specialisti del campo, indurre il sospetto di patologia neurologica grave.
Nevralgia del trigemino: sintomi e cause?
I principali sintomi di nevralgia del trigemino comprendono tutte quelle sensazioni riconducibili a quello che in termini medici viene definito come dolore neuropatico. Sensazione di intorpidimento, scossa elettrica, dolore trafittivo e intenso, sensazione di formicolii o alterazione della sensibilità, a livello del viso nella zona di competenza del ramo del trigemino compromesso sono molto comuni in chi presenta dolore neuropatico. Nei casi più sensibili e di maggior gravità, i sintomi sono così intensi e acuti da insorgere in modo spontaneo senza causa apparente e senza stimoli esterni.
Tra le cause di nevralgia del trigemino le più comuni e frequenti sono quelle di tipo compressivo sulla sua radice vicino al suo ingresso nel cervello o a livello delle arterie o delle vene vicino al nervo stesso dovute a un loro percorso anomalo, andando a “toccare” il nervo trigemino e portando allo sviluppo della nevralgia trigeminale. Alcune delle altre cause di compressione nervosa includono:
- meningioma;
- neuroma acustico;
- cisti epidermoide;
- malformazione arterovenosa o un aneurisma sacculare.
Nevralgia del trigemino: diagnosi?
La diagnosi di nevralgia del trigemino viene formulata sulla base dell’anamnesi e dei sintomi descritti da parte dei pazienti. Per i pazienti con nevralgia del trigemino sospetta, è raccomandato condurre studi di neuroimaging. In questo modo permette di discriminare se si tratti di nevralgia del trigemino primaria, secondaria o idiopatica. In particolare, sembrerebbe preferibile sottoporsi a risonanza magnetica – RMN – piuttosto che alla TAC, dal momento che la risonanza potrebbe essere più specifica per rilevare altre tipologie di lesioni.
La nevralgia del trigemino primaria è legata ad una compressione neuromuscolare e soddisfa i criteri specialistici per la diagnosi di tale disturbo patologico.
La nevralgia secondaria è, invece, quella conseguente ad altre patologie come la sclerosi multipla, anche se molto rara, infatti presente solo in 2-4% dei casi, la malformazione atero-venosa o tumori in prossimità dell’origine del nervo trigemino.
Il tipo di nevralgia detta “idiopatica” è quello clinicamente evidente (che genera sintomi) ma che non ha evidenze – in sostanza gli esami sono negativi e non si identifica una causa precisa – dalla risonanza magnetica o altri test.
Cosa fare? Terapie possibili?
La nevralgia del trigemino è una problematica come spiegato nei paragrafi precedenti molto dolorosa e può dipendere da numerosi fattori. In questo paragrafo andremo a sviscerare cosa è necessario fare e quali sono le terapie possibili per la nevralgia trigeminale.
La terapia per la nevralgia del trigemino è di competenza medica e basata su un approccio farmacologico. La terapia prescritta dal medico specialista – il neurologo in questo caso – dipende da numerosi fattori come lo stato di salute generale del paziente, l’età e le cause alla base del disturbo. La decisione finale per la scelta della terapia spetta solo ed esclusivamente al medico specialista in neurologia assieme al paziente.
La prima linea di terapia è quella farmacologica e in particolare la più comune sembrerebbe essere quella data da carbamazepina.
Altre terapie farmacologiche sono oxcarbazepina, baclofen o altri farmaci come clonazepam o gabapentin. Altre tipologie di terapie per nevralgia del trigemino sono le iniezioni di tossina botulinica, benefica per alcune tipologie di pazienti (specialmente anziani) che non rispondono alla terapia farmacologica convenzionale o che non possono, per la presenza di controindicazioni, sottoporsi a tale terapie a causa degli effetti collaterali.
In ultima istanza, tra le terapie, si trova la chirurgia potrebbe essere proposta a quei pazienti che non rispondono alle precedenti terapie farmacologiche.
Le procedure chirurgiche sono molteplici e diverse tra loro e dovranno essere studiate indal medico specialista – neurologo – in base al paziente. Tra le più frequenti troviamo la decompressione microvascolare, le procedure di ablazione, la radiochirurgia, la neurectomia o il blocco nervoso.
Rimedi non farmacologici per nevralgia del trigemino
Ad oggi, secondo la letteratura più recente, non sembrano essere presenti cure naturali o rimedi naturali per la nevralgia del trigemino. Dal momento che questo disturbo potrebbe essere secondario a patologie di gravità differente tra loro, il paziente che soffre di tale problematica deve necessariamente rivolgersi al proprio medico di medicina generale e, successivamente, allo specialista in neurologia per concordare la terapia più appropriata.
È assolutamente sconsigliato affidarsi a terapie non convenzionali e diverse da quelle proposte dagli specialisti.
La fisioterapia ritrova il proprio ruolo nella gestione del dolore e della funzionalità del nervo trigemino, ma solo in seconda battuta, dopo la terapia farmacologica o chirurgica. Tuttavia, la fisioterapia dovrà essere intrapresa dopo un’accurata diagnosi da parte del neurologo al fine di aumentare l’efficacia della terapia fisioterapica stessa: la priorità, in questo caso, è di tipo medico e di nessun altro professionista.
Il trattamento fisioterapico in caso di nevralgia del trigemino è molteplice e con obiettivi diversi, ma in generale si comporrà di una serie di tecniche manuali ed esercizi specifici e individualizzati per il ripristino della corretta funzionalità dei muscoli del viso e della masticazione. Verranno somministrate anche tecniche per allenare la sensibilità del volto per un corretto recupero nervoso.
Domande frequenti
I sintomi includono dolore intenso a occhi, labbra, naso, cuoio capelluto, fronte, aree cutanee esterne, dentatura e mucose interne della mascella e della mandibola.
La nevralgia del trigemino può essere causata da disturbi o infiammazioni del nervo trigemino, come compressione neuromuscolare, anomalie delle arterie o vene vicine al nervo o altre condizioni come meningioma, neuroma acustico o malformazioni arterovenose.
Il trattamento per la nevralgia del trigemino dipende dai fattori individuali, ma solitamente inizia con terapia farmacologica come l’uso di carbamazepina. Altre opzioni includono oxcarbazepina, baclofen, clonazepam, gabapentin e, in casi estremi, la chirurgia.
Il tempo necessario per ridurre l’infiammazione del nervo trigemino varia da persona a persona e dipende dalla gravità e dalla risposta al trattamento. È importante consultare un neurologo per valutare il percorso terapeutico adeguato.
La diagnosi differenziale tra mal di denti e nevralgia del trigemino richiede una valutazione da parte di un medico. L’anamnesi, i sintomi descritti e gli esami di neuroimaging come la risonanza magnetica possono essere utilizzati per determinare la causa del dolore e distinguere tra le due condizioni.