Crociato anteriore

Il legamento crociato anteriore è tra i più importanti del ginocchio, ma anche quello che si rompe più spesso. Diagnosi e tempi di recupero.

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Crociato anteriore rotto: come riconoscerlo e cosa fare

Cos’è il legamento crociato anteriore?

Il legamento crociato anteriore è uno dei legamenti più importanti del ginocchio. Come tutti i legamenti, è formato da un tessuto connettivo fibroso. Questo tessuto è molto vascolarizzato e molto resistente alle sollecitazioni. All’interno dell’articolazione del ginocchio, il legamento crociato anteriore, ha un compito fondamentale. Questo compito è stabilizzare il ginocchio e le ossa da cui è composto – cioè la tibia e il femore. 

Svolge questo compito di stabilizzazione assieme al suo “gemello”, cioè il legamento crociato posteriore. Insieme sono orientati a formare una sorta di croce o “X” all’interno del ginocchio. 

E’ proprio grazie a questo orientamento che il legamento crociato anteriore e il suo “gemello” consentono di stabilizzare il ginocchio in tutti i movimenti:

  • Flessione (piegamento) ed estensione (o distensione) del ginocchio
  • Varismo (ginocchia in fuori) e valgismo (ginocchia in dentro come nelle gambe a “X”)
  • Rotazioni del ginocchio 

Attenzione: non è l’unico legamento nel ginocchio!

I legamenti crociati non sono gli unici legamenti dell’articolazione del ginocchio. Infatti, altri legamenti estremamente importanti sono i legamenti collaterali e il legamento rotuleo. I collaterali sono due: mediale o interno – e laterale o esterno. Il rotuleo origina dal punto più basso della rotula, e si attacca sulla tibia. 

crociato anteriore anatomia

Qual è la sua funzione?

Il legamento crociato anteriore ha la funzione di limitare i movimenti di scivolamento e traslazione della tibia in direzione anteriore (in avanti). Il legamento crociato posteriore, invece, ha la funzione di limitare i movimenti di scivolamento e traslazione della tibia in direzione posteriore (indietro). 

Solo secondariamente hanno la funzione, invece, di limitare i movimenti di rotazione e di allargamento e restringimento verso l’interno delle ginocchia.

Un legamento forte ma spesso soggetto a infortuni!

Il complesso legamentoso del ginocchio è estremamente forte. Garantisce la stabilità dell’articolazione del ginocchio ma è anche, spesso, soggetto a patologie. Gli infortuni dei legamenti del ginocchio rappresentano i traumatismi più diffusi e comuni sia della popolazione non sportiva sia in quella sportiva. Tra questi infortuni, la lesione del legamento crociato anteriore, assieme alla lesione del collaterale mediale, è sicuramente la più comune in assoluto. 

Nelle prossime righe cercherò di entrare nel dettaglio, spiegando quali sono i meccanismi per cui accadono i traumi. Indicherò anche i sintomi che causano le lesioni del crociato anteriore. Andremo inoltre a vedere come si effettua la diagnosi, e cosa comprende la riabilitazione, e quanto tempo serve per recuperare. 

Rottura del crociato anteriore: cos’è e come avviene

La lesione del legamento crociato anteriore è l’infortunio più comune del ginocchio. In linea generale, le cause dipendono da quelli che sono i meccanismi traumatici a carico del ginocchio. Possiamo suddividerli in due grandi categorie:

  • traumi diretti – lesioni da contatto, cioè un trauma che proviene dall’esterno, un esempio potrebbe essere il contrasto che avviene durante una partita di calcio, oppure un trauma conseguente a un incidente stradale;

Il meccanismo traumatico più frequente è quello anteriore, che può avvenire a ginocchio iper-esteso. Se il trauma avviene lateralmente (verso l’interno) o medialmente (verso l’esterno) un coinvolgimento del legamento crociato anteriore è meno frequente Tuttavia ci può essere il coinvolgimento di altre strutture articolari o legamenti.

  • traumi indiretti – lesioni non da contatto, come i traumi che i pazienti possono procurarsi da soli, durante qualunque attività (sport, lavoro o attività ricreative). Alcuni esempi sono i cambi di direzione a piede fisso a terra. In questo caso il ginocchio ruota eccessivamente, producendo il trauma.

Se la lesione non da contatto avviene quando il ginocchio è piegato, più probabilmente si lesionerà il crociato anteriore. In queste situazioni spesso viene coinvolto anche il menisco mediale o interno. 

Nel caso in cui la lesione non da contatto avvenga a ginocchio esteso è più probabile che sia la rotula a lesionarsi. E’ infatti più probabile che avvenga una lussazione o sub lussazione. Tuttavia, inizialmente, potrebbe presentarsi in maniera molto simile a una lesione del crociato anteriore. 

In sintesi, la lesione del legamento crociato anteriore potrebbe avvenire in due modi. Il primo comprende i traumi anteriori o laterali al ginocchio in una posizione di iper-estensione (dritto e disteso). Il secondo comprende i traumi non da contatto a ginocchio piegato e con movimenti torsionali o rotatori (come nei cambi di direzione).

lesione crociato anteriore calciatore

Sintomi e diagnosi

Come riconoscere la rottura del crociato anteriore, dopo aver subito un infortunio?

segni e sintomi più comuni della rottura del crociato anteriore sono:

  • suono come crack, definito “popping sound” nel momento del trauma (udibile e proveniente dal ginocchio);
  • versamento articolare (gonfiore) che insorge subito dopo il trauma, normalmente entro 1 ora;
  • difficoltà e incapacità nella flessione ed estensione del ginocchio;
  • dolore diffuso, globale a livello del ginocchio e non ben localizzato;
  • sensazione di cedimento e di instabilità del ginocchio;
  • meccanismo traumatico caratteristico (atterraggi in iper-estensione, cambi di direzione, movimenti torsionali a ginocchio piegato, come ho spiegato precedentemente).

Che sia di una persona sportiva o no, un infortunio di questo tipo impedisce al paziente di camminare agevolmente. Zoppicherà infatti per il dolore e, talvolta, necessiterà di stampelle per deambulare.

Come viene fatta la diagnosi di legamento crociato anteriore rotto o lesionato?

La diagnosi di lesione del crociato anteriore avviene sia clinicamente sia mediante indagine diagnostica. Durante la diagnosi clinica, cioè durante la visita del fisioterapista o dell’ortopedico, lo specialista effettua una serie di test per valutare l’integrità dei legamenti. 

 Successivamente ci si affiderà alla risonanza magnetica. In questo modo si indagherà il grado di lesione (parziale o totale) del crociato anteriore. Con la risonanza magnetica, inoltre, è possibile evidenziare altre possibili lesioni concomitanti. Infatti, è probabile che assieme al legamento, si siano lesionati anche il menisco esterno, il legamento collaterale mediale, e che la tibia sviluppi un edema.

La radiografia non è indicata nelle lesioni del crociato anteriore. Infatti, non permette di riconoscere in modo chiaro lo stato di salute dei tessuti molli (muscoli, legamenti, tendini, dischi intervertebrali). É raccomandata solo nel caso in cui si sospetti una frattura.

lesione crociato anteriore radiografia

Meglio operare o no?

Di solito, dopo lesione del legamento crociato anteriore, ci si sottopone a un intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore. Ovviamente, non prima di aver fatto sedute di fisioterapia pre-operatoria. L’operazione chirurgica, svolta dagli ortopedici, ha lo scopo di ricostruire il legamento crociato anteriore rotto, e di solito si utilizza la tecnica artroscopica. Una delle modalità di ricostruzione è il prelievo di tessuto dal tendine rotuleo o dai flessori del ginocchio.

Si può fare a meno della chirurgia con un legamento crociato anteriore rotto?

Se non si effettua l’intervento chirurgico (per scelta del paziente, o d’accordo con l’ortopedico), si può ricorrere ad un percorso conservativo. Verrà quindi fatta una riabilitazione post-lesione del legamento crociato anteriore. Questa riabilitazione si può fare sia nel caso di una lesione parziale, sia nel caso di una lesione completa. 

Negli ultimi anni la ricerca in questo ambito ha fatto passi da gigante. Si è dimostrando che, in alcuni casi, il legamento crociato anteriore sia capace di guarire e recuperare le sue funzioni. In questi studi si è infatti visto che nel corso dei mesi, il crociato anteriore abbia, per così dire, ripreso parte della sua forma e della sua struttura. Tutto ciò era visibile attraverso il confronto tra la risonanza magnetica pre- e post-lesione. 

Basta chirurgia!?

No. Anche se questi studi gettano una nuova luce sul recupero post lesione, non sono sufficienti per dare una risposta netta. La scelta di operarsi o meno, risiede unicamente nella volontà del paziente. Una volta ricevuti i consigli da ortopedici e fisioterapisti, deciderà il percorso da seguire. Sceglierà in base alle proprie esigenze sportive e ricreative e alle proprie preferenze.

Tempi di recupero, guarigione e riabilitazione

I pazienti spesso mi domandano quali sono i tempi di recupero e come è possibile prevenire un re-infortunio al crociato anteriore. 

Il confronto tra professionisti sanitari come medici e fisioterapisti è acceso. Tuttavia bisogna ricordare che i tempi di recupero superano ben oltre i 6 mesi dal momento dell’infortunio al legamento crociato anteriore. Questo nonostante ciò che è stato raccomandato finora. Infatti, studi alla mano, è stabilito che il rientro in campo per i pazienti sportivi prima dei 6 mesi aumenta il rischio di re-infortunio. Questo può compromettere la funzionalità del ginocchio, oltre che la carriera dell’atleta..

Dopo quanto tempo si può rientrare in campo dopo una lesione del legamento crociato anteriore? 

Studi scientifici alla mano, il periodo raccomandato è di almeno 9 mesi. Questo è il tempo che serve per raggiungere un grado di funzionalità del ginocchio ottimale. E’ importantissimo inoltre rafforzare i muscoli della gamba, per ridurre al minimo il rischio di un ulteriore infortunio.

In ogni caso (chirurgia o no) bisogna sempre intraprendere un percorso riabilitativo con il fisioterapista. La fisioterapia, attraverso esercizi terapeutici specifici e mirati, dovrà essere intrapresa da subito. Nel caso in cui si effettuerà l’intervento chirurgico, si necessiterà di fisioterapia pre-operatoria. Questo consentirà al ginocchio di “arrivare” all’intervento nelle migliori condizioni possibili. Dopo l’operazione sarà necessario un recupero, mediante la fisioterapia post-operatoria.

Crociato anteriore: come si fa la riabilitazione?

Nella prima fase, cioè nelle prime settimane post-infortunio sarà di vitale importanza lavorare su quattro punti.

Il primo sarà ridurre il gonfiore del ginocchio. Poi, bisognerà migliorare il movimento in flessione ed estensione del ginocchio. Il terzo elemento chiave è ridurre il dolore. Per ultima cosa bisognerà migliorare il reclutamento muscolare. Dopo un qualunque infortunio, infatti, la muscolatura si “silenzia”. Lo fa con lo scopo di proteggere i tessuti che sono appena stati lesionati. Tuttavia è importante andare a ripristinare una contrazione muscolare adeguata.

Nella seconda fase di riabilitazione, gli esercizi aumenteranno in termini di difficoltà, di intensità e di frequenza (giornaliera e settimanale). In particolare, in questa fase saranno riprese le attività lievemente più energiche come la corsa e i salti. Si dedica particolare attenzione all’allenamento della forza muscolare di tutto l’arto inferiore, lavorando sui muscoli di gamba, coscia e glutei.

La terza e ultima fase, sarà il momento di tornare a introdurre tutti gli esercizi molto complessi e funzionali che porteranno alla completa riabilitazione. Sono esercizi che servono per il ritorno allo sport, all’attività ludica o ricreativa che si praticava prima che avvenisse la rottura del crociato anteriore. 

Alcuni esempi di esercizi possono essere:

  • esercizi specifici come i cambi di direzione (con sovraccarichi o in condizioni con un terremo instabile e non lineare)
  • esercizi sport-specifici (come gli scatti in tutte le direzioni)
  • esercizi di accelerazione e decelerazione (aumento e riduzione della velocità dei movimenti)
  • pliometrici.

Conclusione

Se sai o sospetti di avere il crociato anteriore rotto o lesionato, non aspettare! Rivolgiti subito a un professionista sanitario: fisioterapista o ortopedico. Inizia subito le sedute di fisioterapia e il percorso per la completa riabilitazione.

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