Il tunnel carpale

Il tunnel carpale è una struttura di ossa e legamenti, attraverso cui passano 9 tendini e un nervo. Scopri come ti può aiutare la fisioterapia

Condividi

Sindrome del tunnel carpale: cos’è, sintomi, esercizi e quando operare

La sindrome del tunnel carpale è una neuropatia periferica che interessa il nervo mediano, uno dei 3 principali nervi che scorrono nelle mani e che originano dalle radici nervose cervicali a livello del collo. 

 Il nervo mediano, come il nervo ulnare e radiale, innerva specifiche zone della mano. Si distribuisce sulla superficie palmare ma non dorsale, delle prime tre dita della mano e metà del 4° dito. Per arrivare fino a queste zone della mano, il nervo mediano deve attraversare, a livello del polso, un canale ristretto formato da innumerevoli strutture: ossa, legamenti, tendini e muscoli. Questo restringimento anatomico ha il nome di tunnel carpale e che, a causa di movimenti ripetuti, infiammazioni o patologie può restringersi eccessivamente, portando alla sindrome del tunnel carpale.

tunnel carpale anatomia
localizzazione del tunnel carpale a livello del polso

Quali sono i sintomi?

sintomi della sindrome del tunnel carpale sono molto specifici e caratteristici:

  • formicolio, intorpidimento, sensazione di alterata sensibilità o di scossa elettrica a livello delle prime tre dita della mano e della metà del quarto dito (superficie palmare e non del dorso);
  • debolezza nelle attività di prensione o in generale della mano;
  • dolore notturno;
  • dolore o formicolii che permangono anche dopo aver eseguito alcune attività per alcuni minuti ma anche diverse ore. Possono estendersi dalla mano e dal polso anche sull’avambraccio e, più raramente, fino alla spalla.

sintomi della sindrome del tunnel carpale non compaiono tutti insieme, ma specialmente negli stadi iniziali, possono apparirne solo alcuni. Inoltre, possono cambiare a seconda della fase del disturbo, in particolare posso essere diversi tra chi soffre del disturbo da poco tempo e chi, invece, ne soffre da tanto tempo. 

Nel caso in cui i sintomi siano insorti da poco tempo, è probabile che il dolore o i formicolii siano più localizzati e meno estesi. Nelle fasi più avanzate della sindrome del tunnel carpale, quando i sintomi sono presenti da più tempo, le sensazioni che il paziente percepisce possono espandersi anche sull’avambraccio, sulla spalla e diffondersi anche in zone in cui normalmente nei primi giorni o nelle prime settimane non sono presenti.

Quando la sindrome del tunnel carpale va incontro a queste fasi più avanzate, è probabile che ci vorrà più tempo per risolverla e, per questo motivo, è necessario un intervento riabilitativo fisioterapico molto precoce.

Sindrome tunnel carpale: le cause

Il tunnel carpale, come detto precedentemente, è un canale ristretto a livello del polso, quindi qualsiasi causa che porti a una riduzione di questo spazio può portare alla sindrome del tunnel carpale. Queste cause possono essere innumerevoli, ma le principali sono:

  • aumento del volume (ipertrofia) dei muscoli e dei tendini che attraversano il tunnel carpale;
  • movimenti ripetuti del polso e delle dita (come nel caso di lavoratori manuali, sarti, parrucchieri, musicisti o cuochi);
  • sovraccarichi del polso e della mano o posizioni mantenute nel tempo in flessione palmare (che comporta lo schiacciamento del tunnel carpale);
  • disturbi congeniti per cui il tunnel carpale risulta più stretto del normale;
  • fattori anatomici come conseguenze di traumifratture o alterazioni del consolidamento osseo a livello del polso;
  • patologie reumatiche o infiammatorie come l’artrite che potrebbe deformare l’anatomia del polso e della mano;
  • patologie che alterano la salute dei nervi periferici (come il diabete);

La diagnosi

La manifestazione della sindrome del tunnel carpale è, come detto in precedenza, molto tipica e caratteristica e facile da identificare durante la visita del paziente. La diagnosi, non è solamente clinica ma si esegue anche attraverso diagnosi strumentali come elettromiografia o elettroneurografia, eseguite dal medico neurologo.

La diagnosi clinica di sindrome del tunnel carpale, quella eseguita durante la visita al paziente, viene formulata mediante alcuni test: 

  • movimenti del polso eseguiti dal paziente;
  • movimenti della mano e delle dita in tutte le direzioni;
  • movimenti del polso, della mano e delle dita eseguite dal fisioterapista;

Queste prime valutazioni, sono fondamentali e permettono di capire quali siano i movimenti che provocano i sintomi del paziente e portano ai sintomi familiari al paziente, ma non solo!

  • valutazione della forza muscolare dei muscoli dell’avambraccio e della mano;
  • esame neurologico (valutazione della sensibilità, dei riflessi osteo-tendinei e della forza muscolare dei muscoli innervati dal nervo mediano);
  • test di neurotensione (movimenti specifici che mettono in tensione il nervo mediano);
  • palpazione del tunnel carpale;
  • test specifici come la manovra di Phalen (mantenimento della posizione di flessione palmare del polso mantenendo il dorso della mano a contatto con l’altra mano) o il test di Tinel (percussione sul polso con le dita).
test di phalen tunnel carpale
Test di Phalen, uno dei test specifici per chiudere il cerchio sulla diagnosi clinica della sindrome del tunnel carpale.

La diagnosi strumentale di sindrome del tunnel carpale prevede, come detto, l’elettromiografia e l’elettroneurografia. La differenza tra le due modalità di diagnosi, risiede nel fatto che l’elettromiografia studia l’attività dei muscoli della mano in risposta alla stimolazione elettrica del nervo, che ha una funzione di “cavo elettrico” naturale. Invece, l’elettroneurografia studia la velocità di conduzione dello stimolo nervoso applicando due elettrodi in due punti separati, prima e dopo il polso, per valutare se quest’ultima risulta alterata in caso di compressione del nervo nel tunnel carpale.

Sindrome del tunnel carpale: rimedi, cura e terapie

La sindrome del tunnel carpale, seppur di facile riconoscimento diagnostico per via della sua caratterizzazione tipica, è invece piuttosto complessa da curare e richiede un’attenta valutazione (sia medica che fisioterapica), nonché un percorso riabilitativo molto meticoloso e preciso.

Cose da NON fare:

x rossa
  • Sottovalutare o ignorare i propri sintomi e ritardare l’assistenza medica e fisioterapica, pensando che “passerà col tempo”.
  • sottoporsi a terapie strumentali di nulla efficacia come laserterapia, fanghi, terapie caldo/freddo, intrarossi o ultrasuoni;
  • sottoporsi a terapie di manipolazioni del polso, dell’avambraccio o delle dita (gli “scrocchi” articolari);

Cose da fare:

tick verde
  • utilizzo di un tutore unicamente nelle ore notturne e nei primi giorni dall’insorgenza dei sintomi;
  • ridurre le attività provocative (lavoro, hobby o sport) che peggiorano i sintomi – almeno nei primi giorni dall’insorgenza dei sintomi;
  • farmaci (su prescrizione medica);
  • esercizi specifici prescritti dal fisioterapista.

Qualunque altra terapia, soprattutto se non prescritta dal medico, dallo specialista o dal fisioterapista specializzato in ambito muscoloscheletrico, non è in alcun modo raccomandata e per questo motivo non dovrebbe essere considerata come strategia per ridurre i sintomi da sindrome del tunnel carpale.

Sindrome del tunnel carpale: splint, tutore

Gli splint e i tutori potrebbero essere utili nelle prime fasi di dolore o formicolii acuti e intensi, specialmente nei soggetti che praticano sport o lavori che impongono l’utilizzo o il sovraccarico del polso, della mano o delle dita. Tuttavia è bene sapere che queste soluzioni non sono risolutive e possono essere utili esclusivamente nelle prime fasi del disturbo. Normalmente, i tutori vengono utilizzati nelle ore notturne per garantire una stabilità del polso che non generi sintomi intensi.

Le cure e i rimedi per la sindrome del tunnel carpale sono principalmente farmacologiche (prescritte dal medico di medicina generale o dallo specialista) e il trattamento riabilitativo con un fisioterapista specializzato.

Sindrome del tunnel carpale: intervento e quando operare

La scelta di sottoporsi a intervento chirurgico in caso di sindrome del tunnel carpale, usualmente avviene quando tutte le terapie conservative, cioè applicazione di tutori, farmaci, fisioterapia e riabilitazione siano risultati fallimentari. In questo caso, spetta unicamente al chirurgo e al paziente che, sulla base delle caratteristiche del soggetto (età, patologie, attività lavorativa), concorderanno per tale soluzione. Normalmente, l’intervento chirurgico viene proposto ai pazienti che:

  • hanno gravi deficit di forza ai muscoli dell’avambraccio, del polso o della mano;
  • hanno dolore intenso che non risponde al trattamento farmacologico o riabilitativo, specialmente dopo 6 mesi;
  • hanno sintomi ingravescenti e che peggiorano velocemente nel corso del tempo in maniera importante.

Sindrome del tunnel carpale: cosa fare dopo l’intervento

Dopo l’intervento chirurgico per la sindrome del tunnel carpale è necessario rivolgersi immediatamente a un fisioterapista specializzato per intraprendere il percorso riabilitativo corretto.

In particolare, sarà di vitale importanza evitare tutte quelle attività – nei primi giorni – che potrebbero compromettere la guarigione della ferita chirurgica e, probabilmente, astenersi dallo sport, dal lavoro e dalle attività che producono sovraccarichi o microtraumi a livello del polso e delle dita.

Superata questa fase – nei primissimi giorni post-intervento – sarà indispensabile intraprendere il percorso riabilitativo con il fisioterapista, attraverso tecniche manuali ed esercizi specifici per migliorare il movimento del polso e delle dita, la forza muscolare e ridurre i sintomi che residuano dopo l’intervento. Le tecniche manuali e gli esercizi proposti dopo la chirurgia sono sostanzialmente simili a quelli che vengono proposti ai pazienti con sindrome del tunnel carpale che non si sottopongono all’intervento ma con alcune accortezze in più, dato il recente intervento chirurgico rispettando i tempi di guarigione dei tessuti.

Conclusione

Se sospetti di avere una sindrome del tunnel carpale, non aspettare: rivolgiti subito al tuo medico o al tuo fisioterapista e chiedi di valutare la tua situazione. Aspettare troppo vuol dire peggiorare i sintomi e allungare i tempi di guarigione. Questa condizione, infatti, non passa mai da sola. Ha bisogno di trattamenti e terapia.

Spero che questo articolo ti abbia aiutato a capire di più su questo argomento. Se ti è piaciuto, condividilo sui social o con le persone che pensi siano interessate. Mi aiuterai a creare più contenuti utili come questo, e anche di più! A presto!

Condividi
Call Now Button