Cefalea muscolo tensiva

La cefalea muscolo tensiva è una delle più diffuse. Secondo statistiche, il 20% delle persone nel mondo soffre di questa condizione clinica.

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Cefalea muscolo tensiva: cause, sintomi e rimedi.

Quando si parla di cefalea muscolo-tensiva o tensiva ci si riferisce a una forma di cefalea primaria, che è anche la più comune. Le cefalee primarie sono quei mal di testa che non sono conseguenza di un altro problema. Ad esempio, nel mal di testa da cervicale (o cefalea cervicogenica) la cefalea è dovuta a una problematica nei muscoli cervicali, cioè nel collo.

Cefalea muscolo tensiva cefalea di tipo tensivo sono sinonimi e indicano lo stesso identico disturbo. In gergo comune vengono utilizzati i termini emicrania tensiva o emicrania muscolo tensiva, ma si tratta di errori. In questo caso infatti, ci si sta riferendo a un diverso disturbo. L’emicrania è una cefalea primaria, ma è una condizione clinica molto differente.

Quanto può durare questa cefalea tensiva?

Gli studi scientifici più recenti suggeriscono che gli attacchi della cefalea tensiva possano durare dai 30 minuti fino ai 7 giorni. Il dolore può essere bilaterale (ovvero presente in entrambi i lati della testa) o a fascia concentrata a livello principalmente della fronte. Un fattore molto importante nella cefalea tensiva è che non peggiora solitamente con l’attività fisica.

La cefalea tensiva è una delle più diffuse. Secondo alcune statistiche, il 20% delle persone nel mondo soffre di questa condizione clinica.

Cefalea muscolo tensiva: sintomi

sintomi della cefalea tensiva sono numerosi e variabili, non sempre compaiono tutti assieme. In determinati momenti, alcuni sintomi, possono essere più presenti rispetto ad altri.

Andiamo ad esaminarli più approfonditamente:
  • Mal di testa fronte e nuca;
  • Mal di testa non pulsante;
  • Dolore oppressivo, riferito spesso come una morsa;
  • Nessun peggioramento o minimo peggioramento con l’attività fisica (diversamente da quanto avviene nell’emicrania);
  • Localizzazione del dolore normalmente bilaterale (da entrambi i lati del cranio) e non da un lato solo a livello frontale o nucale o con dolore ai lati della testa;
  • Durata degli attacchi da 30 minuti a 7 giorni;
  • Saltuaria presenza di fono- o foto-fobia (fastidio in risposta ai suoni o alla luce).

Non tutti i mal di testa sono uguali!

La scienza ci suggerisce che ci sono alcuni segni e sintomi a cui prestare attenzione. Diventa, quindi, fondamentale per il paziente conoscerli, in modo da capire se si tratta di una cefalea che ha immediato bisogno di cure più urgenti.

Facciamo una panoramica:
  • Esordio improvviso della cefalea;
  • Cefalea estremamente severa tale da compromettere la quotidianità;
  • Insorgenza della cefalea dopo i 50 anni di età senza mai averla avuta prima;
  • Nuovo episodio di cefalea con patologie sistemiche associate;
  • Segni neurologici come perdita di forza, sensibilità o formicolio;
  • Papilledema;
  • Mal di testa associato a trauma.

In caso di uno o più di questi segni o sintomi è prioritario eseguire ulteriori accertamenti urgentemente.

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Cefalea tensiva e ansia: che relazione?

La cefalea tensiva si associa spesso a disturbi dell’umore, emotivi o legati all’ansia e alla depressione, oltre a diverse problematiche di natura psichiatrica. 

Non è un caso, infatti, che i pazienti con ansia o depressione tendano a sviluppare più frequentemente cefalea muscolo tensiva e, al tempo stesso, con episodi più frequenti o intensi di mal di testa.

A chi rivolgersi in caso di cefalea tensiva?

  • Neurologo: la cefalea tensiva è un disturbo neurologico e il neurologo sarà il medico di riferimento;
  • Fisioterapista: attraverso tecniche manuali ed esercizi specifici per il collo e per la testa potrà essere di forte aiuto al paziente per ridurre non solo la frequenza, ma anche l’intensità degli attacchi di mal di testa;
  • Psicologo o psicoterapeuta: mediante tecniche di gestione dell’ansia lo psicologo aiuterà il paziente a gestire meglio la patologia;
  • Psichiatra: l’ansia e la depressione sono fattori molto importanti nella cefalea tensiva, pertanto, lo psichiatra è una figura centrale per il paziente con questi disturbi.

Se la cefalea tensiva diventa cronica? 

La cefalea tensiva, a volte, può diventare cronica. È il caso in cui i sintomi perdurano per più di 3 mesi. In questo caso è bene ricordare che possono esserci momenti di acuzie e remissioni. Questi sono momenti in cui il mal di testa si intensifica e diventa più frequente, contrapposti a momenti più “tranquilli”. 

In questa condizione clinica, un team multidisciplinare, composto non solo dai medici specialisti ma anche dal fisioterapista specializzato in disturbi muscolo-scheletrici è fondamentale! 

Cefalea tensiva: rimedi

Per quanto riguarda la gestione della cefalea tensiva, i farmaci, la terapia e i suoi rimedi sono molteplici. E’ bene ricordare che, nella cefalea tensiva, la maggior parte delle terapie sono di tipo farmacologico.

Se il mal di testa tensivo è più episodico, i farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) sono i più comunemente prescritti. Nel caso in cui la cefalea sia cronica, gli specialisti tendono a ricorrere all’utilizzo di antidepressivi, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina o miorilassanti. 

Esistono solo i farmaci per la cefalea muscolotensiva?

Per quanto i farmaci abbiano un ruolo primario nella gestione della cefalea tensiva, esistono anche altre terapie che possono ridurre la frequenza degli attacchi e l’intensità degli stessi, come la fisioterapia, la terapia psicologica o la terapia cognitivo-comportamentale.

Da studi scientifici recenti, sembra che esercizi di rilassamento e posturali possano dare beneficio a questi pazienti, in quanto hanno lo scopo di ridurre la tensione muscolare. 

Fisioterapia: in che modo può aiutare?

La fisioterapia specialistica muscoloscheletrica, è una modalità molto efficace di gestione della cefalea tensiva, in supporto della terapia farmacologica proposta dai medici specialisti. In questo senso non è consigliato smettere completamente una terapia e spostarsi a un’altra. E’ invece consigliato un corretto equilibrio e bilanciamento tra le due proposte terapeutiche.

Il fisioterapista specializzato può aiutare i pazienti attraverso tecniche manuali di rilassamento della muscolatura del collo e del cranio, migliorando il movimento del capo e della muscolatura.

Non ci sono solo tecniche manuali, il fisioterapista può insegnare al paziente alcuni esercizi specifici per il rilassamento dei muscoli cervicali e del cranio. In questo modo il paziente possiede un’arma utile da poter utilizzare in autonomia a casa. Questi esercizi saranno prescritti dal fisioterapista stesso in studio dopo aver valutato correttamente la cervicale del paziente e aver identificato le strutture muscolo-scheletriche più coinvolte nella cefalea.

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